Le misure volte a sgravare il sistema d’asilo si dimostrano efficaci

Berna-Wabern, 10.05.2024 - Da sei mesi presso il centro federale d’asilo di Zurigo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) adotta la procedura di 24 ore per le domande d’asilo con scarse probabilità di essere accolte, presentate da persone provenienti da Stati dell’Africa settentrionale. In questo periodo il numero di richiedenti l’asilo provenienti da tali Paesi è diminuito del 62 per cento. Da fine aprile queste procedure, estremamente celeri, sono applicate in tutte le regioni d’asilo; Confederazione e Cantoni inoltre stanno collaborando ancora più strettamente per intraprendere azioni mirate contro le poche persone plurirecidive del settore dell’asilo. Per il momento l’accesso ai centri federali d’asilo non subirà limitazioni durante il fine settimana: l’utilizzo abusivo delle strutture di alloggio andrà impedito con altre misure.

Il tasso di concessione dell’asilo per chi proviene da Marocco, Algeria e Tunisia è dell’uno per cento. Da novembre 2023 nel centro federale d’asilo (CFA) di Zurigo le domande presentate dalla maggior parte delle persone provenienti da questi tre Stati del Maghreb e dalla Libia vengono evase nel quadro di una procedura d’asilo estremamente celere: tutte le fasi principali della procedura vengono concluse nel giro di 24 ore. Si tratta della registrazione, del rilevamento dei dati biometrici, del confronto delle impronte digitali con la banca dati europea per le impronte digitali Eurodac, dell’accertamento dell’identità e di un colloquio Dublino o un’audizione sui motivi d’asilo nonché dell’avvio di una richiesta di presa in carico rivolta allo Stato partner Dublino nei casi Dublino. L’obiettivo è che queste persone, alle quali nella maggior parte dei casi non viene concessa la protezione e che pertanto devono lasciare rapidamente la Svizzera, non gravino inutilmente sulle strutture d’asilo. Così facendo è possibile tenere libere le risorse per i richiedenti l’asilo realmente perseguitati. Dall’introduzione della procedura di 24 ore il numero dei richiedenti l’asilo provenienti dai quattro Stati in questione che soggiornano presso il CFA di Zurigo è diminuito del 62 per cento; da quando tale procedura è stata introdotta a Zurigo, nei centri federali d’asilo di tutta la Svizzera il numero dei richiedenti provenienti dagli Stati del Maghreb è diminuito del 40 per cento circa.

Da novembre 2023 presso il CFA di Zurigo sono state depositate complessivamente 413 domande d’asilo da parte di persone provenienti dall’Africa settentrionale. In 102 casi non si è entrati nel merito in quanto la competenza per l’evasione della domanda incombeva a un altro Stato europeo nel quadro del sistema Dublino; in 185 casi la domanda è stata stralciata perché i richiedenti l’asilo hanno lasciato il CFA o violato l’obbligo di collaborare, e per 98 di questi casi stralciati è stato inoltre disposto l’allontanamento in un altro Stato Dublino; in 31 casi la domanda d’asilo è stata respinta. In nessun caso è stato concesso l’asilo. Il Tribunale amministrativo federale ha esaminato 14 decisioni d’asilo pronunciate dalla SEM in seguito alla procedura di 24 ore e le ha confermate. Da fine aprile 2024 le procedure di 24 ore sono ormai applicate in tutte le regioni d’asilo.

Al vaglio l’istituzione di un servizio di picchetto per il fine settimana

In passato è capitato con frequenza che alcuni richiedenti l’asilo si presentassero presso i CFA durante il fine settimana per poi andarsene prima ancora che si potesse rilevare le loro impronte digitali e avviare formalmente la procedura d’asilo. Limitare l’accesso durante il fine settimana risulterebbe difficile in quanto dev’essere comunque garantito l’accesso alle persone vulnerabili. A tal fine e per continuare a concedere protezione alle persone vulnerabili, la SEM sta valutando la possibilità di istituire un servizio di picchetto in alcuni CFA. I collaboratori che eventualmente garantirebbero questo servizio rileverebbero le impronte digitali e verificherebbero immediatamente dopo l’entrata se gli individui in questione sono autorizzati ad accedere alle strutture. Verrebbero respinte soprattutto le persone la cui domanda d’asilo viene già evasa presso un altro CFA, la cui procedura d’asilo è conclusa oppure la cui domanda è stata stralciata negli ultimi cinque anni.

Prima della decisione in merito all’introduzione di un servizio di picchetto la SEM verificherà, entro l’estate, quante persone, dopo l’introduzione della procedura di 24 ore, si presentano presso i CFA nel fine settimana per poi andarsene poco dopo. Qualora il fenomeno diminuisse fino a essere appena percettibile, si rinuncerebbe a introdurre ulteriori misure.

La motivazione scritta delle domande d’asilo non è un’opzione praticabile

La SEM ha inoltre esaminato la questione se in futuro i richiedenti l’asilo provenienti da Stati con un tasso di concessione dell’asilo estremamente basso debbano come prima cosa motivare per iscritto la propria domanda d’asilo e ha verificato quali adeguamenti sarebbero necessari in questo senso a livello legale. Poiché l’attuazione di tale misura comporterebbe considerevoli difficoltà dal punto di vista giuridico e pratico, per il momento questa opzione viene scartata. Insieme ai Cantoni la SEM sta vagliando le possibili alternative nel quadro dell’elaborazione della nuova strategia d’asilo.

Si stanno già svolgendo alcune tavole rotonde con i Cantoni

Le autorità migratorie federali e cantonali e le autorità cantonali di perseguimento penale hanno intensificato la propria collaborazione per intraprendere azioni ancora più mirate ed efficaci nel settore dell’asilo e degli stranieri contro i pochi criminali plurirecidivi che si muovono su tutto il territorio. Lo stretto coordinamento tra le autorità coinvolte permetterà di migliorare lo scambio di informazioni e di sfruttare in modo ottimale la totalità delle misure di diritto penale e in materia di stranieri. A tale scopo in tutte le regioni d’asilo vengono organizzate tavole rotonde con gli attori coinvolti. Nel Cantone Ticino si sono già svolti due colloqui di questo tipo, e il terzo è in programma. Nei Cantoni Neuchâtel, Turgovia, San Gallo, Obvaldo e Lucerna prime tavole rotonde di questo tipo si sono già svolte o si svolgeranno prossimamente, mentre negli altri Cantoni di ubicazione sono in fase di preparazione.


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Segreteria di Stato della migrazione
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