Il Consiglio federale istituisce un gruppo di esperti esterno incaricato di correggere il bilancio della Confederazione

Berna, 08.03.2024 - In base alla pianificazione finanziaria, a medio termine i deficit strutturali nel bilancio della Confederazione potrebbero raggiungere i 4 miliardi di franchi all’anno. Il Consiglio federale intende recuperare margine di manovra strategico ed evitare di dover apportare tagli lineari per conseguire un bilancio conforme alle disposizioni del freno all’indebitamento. Nella seduta dell’8 marzo, l’Esecutivo ha pertanto incaricato un gruppo di esperti di effettuare una verifica dei compiti e dei sussidi e di presentargli, entro fine estate, alcune proposte su come eliminare i deficit strutturali.

Gli importanti deficit strutturali nel bilancio della Confederazione, che potrebbero raggiungere a medio termine i 4 miliardi di franchi all’anno, sono riconducibili alla forte crescita delle uscite. Nei prossimi anni, soprattutto le uscite destinate all’AVS e all’esercito registreranno un aumento nettamente più rapido rispetto alle entrate della Confederazione. Anche le uscite per la migrazione rimarranno, almeno per il momento, elevate (statuto di protezione S, asilo). Inoltre, la tredicesima mensilità AVS, accolta nella votazione popolare del 3 marzo 2024, graverà già dal 2026 sulle finanze federali con ulteriori 875 milioni. Per quanto riguarda il suo finanziamento, ancora nel corso del mese di marzo il competente Dipartimento federale dell’interno sottoporrà diverse proposte in merito.

All’atto del risanamento del bilancio, il Consiglio federale intende assegnare la massima priorità alle uscite ed eseguire una verifica approfondita dei compiti e dei sussidi. L’obiettivo è eliminare i deficit strutturali nonché recuperare margine di manovra finanziario e strategico per Consiglio federale e Parlamento. Le proposte del gruppo di esperti dovrebbero consentire di apportare primi sgravi del bilancio a partire dagli anni 2026–2027.

Per la formulazione di tali proposte l’Esecutivo ha incaricato un gruppo di cinque esperti che vantano ampia esperienza e solide conoscenze nei settori dell’amministrazione, della politica (in particolare di quella finanziaria) e della scienza. Il gruppo si compone dei seguenti membri:

  • presidenza: Serge Gaillard, tra l’altro già direttore dell’Amministrazione federale delle finanze;

  • Ursula Schneider Schüttel, ex consigliera nazionale e già presidente della Delegazione delle finanze delle Camere federali;

  • Jacques Bourgeois, ex consigliere nazionale e già membro della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale;

  • Aymo Brunetti, professore di economia presso l’Università di Berna e già capo della Direzione della politica economica in seno alla Segreteria di Stato dell’economia;

  • Christoph Schaltegger, professore di economia politica, Istituto per la politica economica svizzera (IWP) dell'Università di Lucerna. e già relatore per il Dipartimento federale delle finanze.

Il gruppo di esperti ha il compito di presentare al Consiglio federale, entro fine estate, proposte di misure su come eliminare i deficit strutturali. A tal fine provvederà a verificare tutti i compiti e i sussidi della Confederazione. Tale verifica terrà conto delle uscite federali complessive: nel settore proprio, nel settore dei trasferimenti, per il personale, per beni e servizi e a prescindere dal loro grado di vincolo. Oltre a misure sul fronte delle uscite, l’Esecutivo ha commissionato una variante nella quale una parte del deficit viene coperta dalle maggiori entrate.

Le uscite ordinarie della Confederazione continuerebbero a crescere anche nel caso in cui la verifica dei compiti e dei sussidi raggiungesse appieno i propri obiettivi. In base alla pianificazione finanziaria attuale, tali uscite salirebbero dagli attuali 83,3 miliardi a circa 90 miliardi nel 2027 e, secondo le prospettive a medio termine, a 95 miliardi nel 2030.

Presumibilmente nell’autunno 2024 il Consiglio federale organizzerà una tavola rotonda con i Cantoni, i partiti politici e i partner sociali. A partire dall’inverno 2024/25 esso svolgerà procedure di consultazione ordinarie in merito alle misure definite, interpellando così le cerchie interessate.


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