In occasione dell'odierna seduta
del Consiglio federale, il capo del DFGP ha riferito di come si sia giunti
all'arresto di un estremista islamico, accusato dalle autorità spagnole dal 19
ottobre 2004 in quanto presunto terrorista.
Cronologia dei fatti salienti
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La persona sospetta vive in Svizzera dal 2003 come richiedente l'asilo,
sotto il nome di Kamel Saadi. Nel 2003 la sua domanda d'asilo è respinta e da
allora fa perdere le sue tracce.
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Il 28 agosto 2004 è arrestato all'aeroporto di Zurigo - Kloten, poiché
sospettato di un reato di lieve entità. È quindi posto in carcerazione in vista
del rinvio forzato.
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All'inizio di settembre la persona è identificata dagli organi di
sicurezza svizzeri come Mohamed Achraf, segnalato come “estremista radicale”. Da
tale data la persona sospetta è oggetto di verifiche, che finora non hanno
permesso di comprovare attività terroristiche
concrete.
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Il 19 ottobre 2004, media spagnoli diffondono informazioni secondo cui
Achraf, insieme ad altre persone, avrebbe potuto pianificare un grave attentato
in Spagna.
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Lo stesso giorno il Ministro della giustizia spagnolo informa il
consigliere federale Blocher dei concreti indizi di terrorismo a carico di
Achraf e si consulta con il capo del DFGP sul seguito da dare alla vicenda. Il
consigliere federale Blocher assicura al suo omologo spagnolo che Achraf rimarrà
in carcere e lo invita a presentare al più presto una domanda di estradizione.
Tutti i servizi della Confederazione coinvolti sono immediatamente informati. La
sera stessa è informato anche il Cantone di Zurigo, dove Achraf è stato posto in
carcerazione in vista del rinvio forzato, per garantire il mantenimento della
detenzione.
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Il 21 ottobre 2004, il Ministero pubblico della Confederazione avvia un
procedimento penale nei confronti di Achraf per sospetta appartenenza o sostegno
a un'organizzazione criminale.
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Il 27 ottobre 2004 la Svizzera riceve la domanda di estradizione da parte
delle autorità spagnole. La domanda è attualmente oggetto di
esame.
Questi
provvedimenti hanno permesso di conseguire un successo investigativo e il
presunto terrorista Achraf ha potuto essere consegnato alla giustizia. L'attuale
valutazione della situazione relativa alla sicurezza in Svizzera si è rivelata
corretta: il nostro Paese non costituisce infatti un obiettivo primario di
attacchi terroristici. Tuttavia, in considerazione del potenziale delle
organizzazioni terroristiche, la Svizzera potrebbe essere coinvolta da attentati
o utilizzata come base logistica. Il nostro Paese continua quindi a fornire con
determinazione il proprio contributo alla lotta al terrorismo
internazionale.
Ulteriori
informazioni:
Livio Zanolari, portavoce DFGP,
tel. 031 322 40
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