Berna,
08.09.2004. La persona coniugata che presta fideiussione dovrà in ogni caso
richiedere il consenso del coniuge. In un parere pubblicato mercoledì, il
Consiglio federale ha così accolto la proposta formulata dalla Commissione degli
affari giuridici del Consiglio nazionale.
Secondo
il diritto vigente, una persona coniugata iscritta nel registro di commercio può
prestare fideiussione anche senza l'assenso del coniuge. Allo scopo di
rafforzare la protezione della famiglia, la Commissione degli affari giuridici
del Consiglio nazionale aveva proposto di modificare il Codice delle
obbligazioni prevedendo che la persona coniugata dovesse in ogni caso richiedere il consenso del
coniuge, a meno che i coniugi non fossero separati legalmente.
Anche
il Consiglio federale ritiene opportuno che tutte le persone coniugate, purché
non separate da una sentenza giudiziale, necessitino del consenso del coniuge
per poter stipulare un contratto di fideiussione. Nel suo parere, il Consiglio
federale afferma che l'iscrizione nel registro di commercio non garantisce più
che le conseguenze di una fideiussione siano valutate con precisione. Se si
valuta in modo errato la situazione economica dell'azienda, la fideiussione può
infatti avere serie conseguenze per il fideiussore e la sua
famiglia.
Altre
informazioni:
Giacomo
Roncoroni, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 322 41 26