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Il Comitato dell'ONU rivolge raccomandazioni al Consiglio federale

Dipartimento federale
Dell'interno

Comunicato stampa

Berna, 30 aprile 2003

Il Comitato dell'ONU rivolge raccomandazioni al Consiglio federale

Il Consiglio federale ha preso atto delle osservazioni conclusive formulate
dal Comitato dell'ONU per l'eliminazione della discriminazione nei confronti
della donna. Il Comitato loda l'articolo costituzionale sulla parità e le
revisioni di leggi importanti per la parità effettuate negli ultimi anni.
Esso raccomanda al Consiglio federale di far conoscere meglio la convenzione
CEDAW e, in particolare, di predisporre misure efficaci per lottare contro
la ripartizione stereotipata dei ruoli tra i sessi.

Al Comitato dell'ONU per l'eliminazione della discriminazione nei confronti
della donna compete l'esame dell'attuazione della Convezione del 1979 sull'
eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna
(CEDAW). Con la ratifica di questa convenzione la Svizzera si è impegnata a
presentare regolarmente al Comitato un rapporto sullo stato di attuazione
della stessa.

Presentazione a New York
Dal 14 al 17 gennaio 2003 una delegazione svizzera guidata da Patricia
Schulz, direttrice dell'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo,
ha presentato al Comitato il primo e secondo rapporto della Svizzera1). I
Cantoni e la Commissione federale per le questioni femminili erano
rappresentati in seno alla delegazione. Quest'ultima ha illustrato i
progressi conseguiti negli ultimi anni in materia di parità tra donna e
uomo.

La parità tra donna e uomo va ulteriormente incentivata
Nelle sue osservazioni conclusive2) il Comitato loda in particolare l'
articolo costituzionale sulla parità e le revisioni di leggi effettuate
negli ultimi anni. Nel contempo esso raccomanda di informare parlamentari,
giudici, giuriste e giuristi sulla convenzione CEDAW e di operare affinché
le donne possano difendere con successo i loro diritti in giudizio.

Il Comitato esorta il governo svizzero a realizzare ulteriori misure per
combattere la concezione stereotipata dei ruoli. Infatti, la condizione di
genitori deve essere intesa in quanto responsabilità sociale assunta
congiuntamente dai padri e dalle madri. È necessario incitare i media a
diffondere un'immagine positiva delle donne e a mostrare che le donne e gli
uomini hanno uguali diritti e doveri nella vita sia privata che pubblica.

Le giovani e i giovani devono poter prendere le loro decisioni in merito
alla formazione e alla professione liberi da qualsiasi preconcetto.

- voltare p.f. -

Il Comitato raccomanda inoltre alla Svizzera di predisporre misure attive
per eliminare la violenza nei confronti delle donne, la discriminazione
delle migranti, la tratta delle donne, lo sfruttamento sessuale delle
prostitute e la povertà, nonché per realizzare la parità nella vita
professionale e la rappresentanza paritaria delle donne nella vita pubblica
e politica. Inoltre invita la Svizzera a introdurre rapidamente il congedo
di maternità.

Ulteriore modo di procedere
Il Consiglio federale ha preso conoscenza delle osservazioni conclusive del
Comitato CEDAW e incaricato il DFI di informarne tutti gli attori
interessati3), incitandoli ad attuarle. In occasione del prossimo rapporto
periodico, dovuto per il 2006, il Comitato sarà informato su questi sforzi.

DIPARTIMENTO FEDERALE DELL'INTERNO

Servizio stampa e informazione

Per ulteriori informazioni:

Patricia Schulz, direttrice dell'Ufficio federale per l'uguaglianza fra
donna e uomo,

tel. 031 322 68 43, ebg@ebg.admin.ch

Note

1)             Il rapporto è stato pubblicato in forma cartacea e in
internet. La versione italiana è reperibile all'indirizzo
www.equality-office.ch/i/s-zusammenarbeit.htm - alla voce «Relazioni
internazionali» - oppure
www.eda.admin.ch/sub dipl/i/home/organ/div1/human/listrep.html.

2) Le osservazioni conclusive del Comitato dell'ONU possono essere
consultate all'indirizzo www.un.org/womenwatch/daw/cedaw/28sess.htm
(«Concluding comments»).

3) Le osservazioni conclusive saranno tradotte nelle lingue ufficiali e
inviate alla fine di maggio alle cerchie interessate. Dopodiché saranno
disponibili anche in internet agli indirizzi indicati al punto 1).