Il Consiglio federale respinge senza controprogetto l'iniziativa popolare "no all'abuso in materia d'asilo"
Venerdì, il Consiglio federale ha licenziato, all'attenzione dell'Assemblea federale, il messaggio relativo all'iniziativa popolare "no all'abuso in materia d'asilo". Egli raccomanda di respingere l'iniziativa senza controprogetto. Infatti svariate richieste sono già ampiamente soddisfatte. Inoltre, già da lungo tempo è in corso una revisione parziale della legge sull'asilo e una revisione totale della legge federale concernente la dimora e il domicilio degli stranieri (LDDS).
L'iniziativa propone una regolamentazione relativa allo Stato terzo e sanzioni contro le compagnie concessionarie di trasporto aereo. Inoltre, chiede ulteriori limitazioni delle prestazioni sociali versate ai richiedenti l'asilo e alle persone ammesse provvisoriamente.
Regolamentazione relativa allo Stato terzo
La regolamentazione relativa allo Stato terzo proposta dagli iniziativisti prevede che non si entri nel merito di domande d'asilo di persone che prima della loro entrata in Svizzera abbiano attraversato un paese terzo sicuro. Il Consiglio federale respinge questa forma di regolamentazione poiché disciplina soltanto la questione dell'applicazione della procedura d'asilo, ma non chiarisce quella dell'esecuzione dell'allontanamento. Il disciplinamento proposto non ridurrebbe né l'attrattiva della Svizzera né il numero di persone allontanate. Per contro, potrebbero essere espulsi anche richiedenti l'asilo che sono rifugiati ai sensi della Convenzione di Ginevra e in tal modo si svuoterebbe del suo senso lo statuto di rifugiato.
Nella revisione parziale della legge sull'asilo – che sarà posta in consultazione la settimana prossima-, il Consiglio federale prevede una regolamentazione relativa allo Stato terzo alternativa che tenga conto delle difficoltà nell'esecuzione dell'allontamento.
Carrier sanctions
Il Consiglio federale ha ripreso già nell'avamprogetto di legge sugli stranieri la richiesta degli iniziativisti di sanzioni contro le compagnie concessionarie di trasporto aereo che prendono a bordo richiedenti l'asilo sprovvisti di documenti validi. Inoltre, tali disposizioni non devono applicarsi soltanto alle compagnie concessionarie di trasporto aereo bensì a tutto il traffico aereo e, se necessario, possono essere estese ad altri settori del trasporto professionale transfrontaliero di persone.
Prestazioni sociali
Nell'ambito delle prestazioni sociali concesse ai richiedenti l'asilo, l'iniziativa riprende svariati punti che sono già adempiuti secondo il diritto vigente, come tra l'altro:
Anche le prestazioni sociali per i richiedenti l'asilo e le persone ammesse provvisoriamente sono già uniformate a livello svizzero. Sono inferiori di circa il 20 per cento a quelle versate ai restanti beneficiari di prestazioni sociali.
Attualmente a livello sia federale che cantonale esiste la possibilità di limitare i contributi di sostegno alle persone che violano il loro obbligo di collaborazione.
Parimenti, il Consiglio federale rifiuta di ridurre a casi d'urgenza le prestazioni mediche fornite a persone allontanate o ammesse provvisoriamente. È convinto che l'eccezione proposta con la revisione parziale della legge sull'asilo, ossia la compensazione dei rischi dell'assicurazione malattia, nonché l'introduzione di una nuova forma di assicurazione sono più adatte a risolvere i problemi nell'assistenza sanitaria di richiedenti l'asilo e persone ammesse provvisoriamente dipendenti dall'assistenza.
Per quanto concerne l'esclusione di tale gruppo di persone dal mercato del lavoro, il Consiglio federale richiama l'attenzione sul fatto che già oggi i richiedenti l'asilo allontanati non hanno libero accesso al mercato del lavoro. L'introduzione obbligatoria di questa misura chiesta con l'iniziativa comporterebbe costi aggiuntivi della misura di svariati milioni di franchi. In occasione della revisione parziale della legge sull'asilo, il Consiglio federale ha tuttavia ripreso l'idea di un trattamento differente delle persone del settore dell'asilo per quanto concerne l'accesso al mercato del lavoro.
Berna, 15 giugno 2001
Altre informazioni:
Dominique Boillat, 031 / 325 98 80