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Il Consiglio federale si oppone alle quattro domeniche all'anno senz'auto

COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio federale si oppone alle quattro domeniche all'anno senz'auto

Il Consiglio federale è contrario all'istituzione di «giornate speciali»
 prescritte dallo Stato e respinge senza controproposta l'iniziativa «per
 una domenica senz'auto ogni stagione - una prova per quattro anni». In
 caso di approvazione, infatti, alcune cerchie della popolazione si
 ritroverebbero senza accesso ai mezzi di trasporto pubblici, la sicurezza
 verrebbe compromessa e il traffico internazionale sarebbe bloccato. Gli
 svantaggi di una simile iniziativa sono talmente evidenti che si deve
 rinunciare a priori ad una prova.

L'iniziativa per le domeniche è stata presentata il 1° maggio 1998,
 corredata di 111'718 firme valide. Essa propone una domenica per ogni
 stagione senza circolazione di veicoli a motore privati. Dopo un
 esperimento di quattro anni, il popolo si dovrebbe pronunciare ancora una
 volta sull'iniziativa, per decidere se introdurre le domeniche senz'auto a
 tempo indeterminato.

Il Consiglio federale da una parte riconosce gli impulsi positivi
 dell'iniziativa, come ad esempio il fatto che essa stimolerebbe la
 consapevolezza di una mobilità senza auto, grazie alla quale i cittadini
 potrebbero nuovamente trascorrere domeniche di calma e di riposo o
 addirittura scoprire nuove forme di mobilità. Dall'altra, tuttavia, esso
 constata che gli svantaggi sono considerevoli:

· I cittadini e le cittadine che hanno un accesso limitato o addirittura
 nessun accesso ai mezzi di trasporto pubblici verrebbero ingiustamente
 penalizzati.

· L'iniziativa intende mettere le strade e le autostrade a completa
 disposizione della popolazione: per quattro domeniche all'anno vi
 sarebbero autorizzati biciclette, giochi, passeggiate o inlineskating.
 Tuttavia, i rischi sarebbero inevitabili, in quanto il traffico
 automobilistico non sarebbe limitato del tutto: l'iniziativa prevede
 infatti delle eccezioni, come ad esempio la circolazione di veicoli della
 polizia, servizi di emergenza, taxi, trasporti di handicappati o altre
 corse già esenti dal divieto di circolazione notturna e domenicale. Di
 conseguenza, un numero considerevole di veicoli continuerebbero comunque a
 circolare su strade e autostrade.

· Anche all'estero sarebbe difficile capire perché i veicoli privati che
 vogliono entrare nel nostro Paese durante una delle quattro domeniche
 dell'esperimento verrebbero bloccati alla frontiera.

· Infine, non è opportuno che lo Stato si faccia promotore di «giornate
 speciali» al fine di migliorare la qualità di vita della popolazione.

Gli svantaggi sono quindi tale da indurre il Consiglio federale a
 rinunciare sia ad un esperimento per quattro domeniche all'anno che ad una
 controproposta. Anche se l'iniziativa fosse applicata solo in parte, ad
 esempio riducendo i giorni di prova, imponendo solo il divieto di
 circolazione dei veicoli a motore (senza la libera utilizzazione delle
 strade per altri scopi) o chiudendo al traffico alcuni tratti di strada, i
 vantaggi summenzionati sarebbero solo alleviati. Rimarrebbero insoluti
 problemi più complessi, come quello della reazione a livello
 internazionale, degli svantaggi di una parte della popolazione e dei
 vincoli imposti a quest'ultima.

Berna,  1°  dicembre 1999

ATEC         Dipartimento federale dell'Ambiente,
dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni
Servizio stampa

Informazioni:

Claudio Sbicego, Affari della direzione, Ufficio federale delle strade,
 tel. 031/323 42 72

Allegato:

messaggio sull'iniziativa popolare «per una domenica senz'auto ogni
 stagione-una  prova per quattro anni»