Un ausilio allo smaltimento del materiale di scavo
COMUNICATO STAMPA
L'UFAFP pubblica una direttiva sul materiale di scavo
Un ausilio allo smaltimento del materiale di scavo
In Svizzera vengono prodotti annualmente 30-40 milioni di m3 di materiale
di scavo. L'UFAFP pubblica ora una nuova direttiva sul materiale di scavo,
la quale stabilisce le esigenze ecologiche per il suo smaltimento. La
direttiva deve assicurare lo smaltimento del materiale secondo criteri
uniformi in tutto il Paese.
Perché questa direttiva?
In Svizzera vengono prodotti annualmente 30-40 milioni di m3 di materiale
di scavo, composto prevalentemente da residui di progetti del genio civile
o di costruzione di gallerie. Progetti considerevoli, quali per esempio la
costruzione della NFTA, comporteranno, negli anni a venire, addirittura un
incremento della quantità di tale materiale. Gran parte del materiale
estratto è incontaminato e potrebbe essere riutilizzato per riempire cave
di ghiaia. In regioni che disponevano di poche possibilità in tal senso si
doveva spesso trasportare altrove il materiale, percorrendo lunghe
distanze. Diversi settori hanno quindi chiesto nuovi sbocchi per il
riciclaggio di materiale di scavo incontaminato.
La nuova direttiva sul trattamento di materiale di scavo e di sgombero è
stata elaborata dall'UFAFP in stretta collaborazione con gli Uffici
cantonali competenti e con le associazioni del settore dell'edilizia.
Essa tiene conto dei diversi problemi emersi e permette quindi di
regolarli in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
Nuove opportunità di riciclaggio
Il materiale di scavo è considerato incontaminato se non è stato inquinato
chimicamente e se non vi sono state aggiunte sostanze estranee, quali
residui vegetali o rifiuti. Se non vi sono indicazioni che il materiale di
scavo è stato contaminato da carichi nocivi, la nuova direttiva prevede
che esso possa venire utilizzato come segue:
· sul relativo cantiere per configurarne l'ambiente circostante,
· quale materia prima nell'industria del cemento e del laterizio,
· per riempire di nuovo cave di ghiaia;
· per l'utilizzo in caso di modifiche di terreni.
Vigono chiari criteri di differenziazione
Il risanamento dei siti contaminati genera considerevoli quantità di
materiale di scavo contaminato. Sono sinora mancati dei valori indicativi
che permettessero di distinguere il materiale contaminato da quello
incontaminato, con il rischio che materiale di scavo venisse depositato in
cave di ghiaia e minacciasse i corsi d'acqua. I valori indicativi
introdotti dalla nuova direttiva permettono di distinguere il materiale di
scavo leggermente contaminato dal materiale di scavo fortemente
contaminato. Il materiale leggermente contaminato può essere utilizzato
entro determinati limiti, per esempio nella costruzione delle strade
nazionali. Il materiale fortemente contaminato deve invece essere
trattato, oppure conferito in discarica. I valori indicativi servono
inoltre per valutare se una superficie può essere considerata un sito
contaminato.
La direttiva si propone inoltre di limitare allo stretto necessario gli
oneri legati alla valutazione delle diverse categorie di materiale di
scavo. Il costruttore è quindi tenuto ad accertare, ancora nella fase di
pianificazione, il grado di contaminazione del materiale di scavo e le
possibilità di riciclaggio date.
Berna, 16 settembre 1999
UFFICIO FEDERALE DELL'AMBIENTE, DELLE FORESTE E DEL PAESAGGIO
Servizio d'informazione
Informazioni
· Christoph Wenger, capo della Sezione Siti contaminati e serbatoi, Ufficio
federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP),
tel. 031 322 93 71.
· Kaarina Schenk, Sezione Impianti per rifiuti urbani, Ufficio federale
dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031 324 46 03.
Allegato
Direttiva per lo smaltimento, il trattamento e il deposito di materiale di
scavo e di sgombero (Direttiva sul materiale di scavo).