Il Consiglio federale propone obiettivi di stabilizzazione equilibrati per le costruzioni fuori delle zone edificabili

Berna, 19.06.2024 - In futuro il numero complessivo degli edifici fuori delle zone edificabili potrà crescere al massimo di un punto percentuale rispetto al livello registrato nell’autunno 2023. È quanto propone il Consiglio federale nella revisione dell’ordinanza sulla pianificazione del territorio a seguito delle modifiche della legge di riferimento. Nella sua seduta del 19 giugno 2024 ha avviato la relativa procedura di consultazione.

Il 29 settembre 2023 le due Camere del Parlamento hanno adottato la seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2). L’obiettivo è frenare le costruzioni fuori delle zone edificabili, stabilizzandole a un determinato livello. Nell’avamprogetto posto in consultazione, il Consiglio federale propone che il numero di edifici e l’intera superficie impermeabilizzata fuori delle zone edificabili non superino il 101 per cento dei valori determinanti al 29 settembre 2023.

Il Consiglio federale sta quindi prendendo sul serio le richieste formulate nell’Iniziativa per il paesaggio, che volevano limitare le costruzioni fuori delle zone edificabili. L’iniziativa è stata ritirata dopo che il Parlamento ha adottato la LPT 2 come controprogetto indiretto.

Attualmente in Svizzera gli edifici fuori delle zone edificabili sono circa 620 000. Un’ulteriore crescita di un punto percentuale corrisponde quindi a circa 6 200 edifici. In media, ogni anno vengono costruiti 500 edifici al di fuori delle zone edificabili. L’ulteriore crescita ancora ammessa corrisponde quindi a poco più di dieci anni di attività edilizia.

Il Consiglio federale avanza inoltre un’ulteriore precisazione per quanto riguarda il cosiddetto «approccio territoriale». Si tratta di zone speciali che il Cantone può definire per portare avanti ad esempio lo sviluppo di paesaggi rurali tradizionali, laddove, nel rispetto di severe condizioni, sono possibili cambiamenti di destinazione o nuove costruzioni fuori delle zone edificabili. In questo caso, i volumi delle costruzioni e la superficie totale utilizzata devono essere compensate integralmente; ciò significa che in questa zona devono essere demoliti altri edifici o impianti.

Inoltre il Consiglio federale riafferma il fatto che nelle zone agricole l’agricoltura e i suoi bisogni hanno la priorità rispetto ad altre utilizzazioni, come ad esempio quella abitativa. Il Collegio propone altresì deroghe nel diritto ambientale per quanto riguarda gli odori e le immissioni foniche dovuti all’agricoltura. Infine, conferisce ai Cantoni il mandato di migliorare le procedure nel settore dell’esecuzione contro l’edilizia illegale. 

La procedura di consultazione si concluderà il 9 ottobre 2024.


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